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10 Febbraio 2020

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La Cassa di Risparmio di Bolzano approva gli schemi di bilancio 2019: utile in crescita a livello di gruppo a 29,3 mln di euro ed utile a livello individuale a 27,0 mln di euro. Crescono i volumi, la solidità e diminuiscono i rischi.





Il Consiglio di Amministrazione, presieduto da Gerhard Brandstätter, ha approvato in data odierna gli Schemi di bilancio consolidato ed individuale per il 2019.

Dopo aver celebrato i 165 anni di storia l’anno scorso, i numeri del bilancio sono ulteriormente migliorati rispetto alle crescite degli scorsi anni.

Il Gruppo Cassa di Risparmio di Bolzano realizza infatti un ottimo risultato e conferma un percorso virtuoso basato sulla crescita della capacità reddituale, sulla riduzione dei rischi e sul rafforzamento della solidità patrimoniale in linea con le direttrici del piano strategico.

Di seguito i concetti chiave:

  • Redditività – utile consolidato del gruppo in crescita a 29,3 milioni (mln) di euro da 23,6 mln dell’anno precedente (+24,5%), utile a livello individuale della banca in crescita a 27,0 mln di euro rispetto ai 25,4 mln del 2018 (+ 6,6%). La crescita degli utili negli ultimi anni, anche in un contesto di tassi negativi che come noto stanno pesando sul sistema bancario, è avvenuta grazie al contributo dei ricavi dalle attività di consulenza e più in generale alla scelta di diversificare le attività introducendo nuove linee di business.
  • Rischi – l’indicatore che misura la rischiosità del portafoglio crediti raggiunge il livello lordo del 6,4% che al netto degli accantonamenti corrisponde ad un valore del 2,3%. Nel 2018 i due valori erano rispettivamente all’8,7% e 4,0%. I valori 2019, accompagnati dall’elevato livello di coperture generate dagli accantonamenti che coprono i rischi al 65,9% collocano la banca ai migliori livelli del sistema bancario italiano e consolidano ulteriormente le basi per ridurre l’esposizione ai rischi futuri.
  • Solidità – tutti gli indicatori patrimoniali sono in crescita rispetto all’esercizio precedente con il CET1 ratio al 13,04%, in crescita rispetto al 12,30% del 2018. Questo valore, superiore rispetto ai livelli medi di sistema delle banche comparabili, permette alla banca di sviluppare ulteriormente le proprie attività grazie all’eccedenza di capitale pari al 4,84% rispetto ai requisiti patrimoniali minimi assegnati dalle autorità di vigilanza (SREP 2019).

Ottimi risultati anche dal punto di vista commerciale con i volumi di raccolta e di crediti in crescita:

  • La raccolta diretta rappresentata dai conti correnti, depositi ed obbligazioni raggiunge i
    7,1 miliardi (mld) di euro (+6,0%). Le crescite, che sono state costanti negli ultimi anni, testimoniano la fiducia dei clienti verso la banca.
  • La raccolta gestita rappresentata dai volumi di risparmio della clientela in fondi d’investimento raggiunge il livello record di 1,645 mld di euro in crescita del 19,7% rispetto al 2018. Questi valori sono frutto del riconoscimento dei clienti dell’alto livello del servizio di consulenza del risparmio prestato.
  • Il volume complessivo di crediti in bonis verso la clientela ammonta a 5,5 mld di euro in crescita del 4,1% rispetto al 2018, confermando l’importanza del sostegno offerto ai territori in cui la banca opera.
  • Le nuove erogazioni di mutui a privati ed imprese ammontano a 143 mln di euro in crescita del 19,4% rispetto al 2018. La banca continua a finanziare le famiglie e le aziende contribuendo allo sviluppo delle comunità e delle economie locali.

Il Presidente Gerhard Brandstätter ha dichiarato: “Il lavoro svolto in questi anni continua a dare i suoi frutti. Vengono mantenuti gli impegni presi con gli azionisti ai tempi dell’aumento di capitale. Anche quest’anno la banca è ancora più forte rispetto all’anno precedente, migliorano gli indicatori esprimendo una capacità di crescita e contemporaneamente mantiene il profilo di prudenza: due elementi che hanno rappresentato negli ultimi 5 anni le direttrici chiave a cui si ispira la strategia della banca. Crediamo che una banca gestita secondo questi principi rappresenti un valore per il territorio ed i numeri del 2019 sono una conferma della volontà di continuare ad assicurare un sostegno ad imprese e famiglie. In un panorama bancario in cui spesso si parla di necessità di aggregazioni per sopravvivere, i nostri numeri confermano che se una banca è gestita bene e con sani principi manageriali può stare sul mercato in maniera autonoma.”

Il Vice Presidente Carlo Costa aggiunge: “Il Consiglio di Amministrazione ha scelto negli scorsi anni di puntare al rafforzamento della banca ed oggi i numeri parlano da soli. Tutti gli indicatori migliorano e confermano che le scelte strategiche sono state corrette.”

L’Amministratore Delegato e Direttore Generale Nicola Calabrò ha dichiarato: “Con grande piacere e soddisfazione presentiamo i numeri 2019, che rappresentano il miglior risultato della storia della banca degli ultimi 12 anni. Dietro questi numeri c’è il lavoro di circa 1200 persone che negli ultimi anni hanno contribuito a migliorare la banca. Senza dover entrare nel gergo tecnico penso si possa cogliere la fotografia di una banca che riscuote la fiducia della clientela, che genera una crescita delle masse ed una capacità di consulenza che permette di diversificare sempre di più i servizi offerti.  La Cassa di Risparmio, come dice il nome, non poteva non puntare ad una crescita dei volumi di risparmio ed il risultato di crescita del 20% del risparmio gestito è la conferma di una strategia molto chiara di posizionamento competitivo sullo specifico mercato. Parlando di rischi, nei numeri 2018 erano già stati raggiunti bassi valori che corrispondevano ai migliori livelli del sistema bancario italiano. Nei numeri 2019 si punta con maggiore ambizione ad un livello di rischio in linea con quelli europei. L’indicatore del 2,3% netto dei crediti deteriorati è un valore che può già essere raffrontato con i livelli delle banche europee. La sfida dei prossimi anni è dedicata all’innovazione ed alla valorizzazione massima delle relazioni con i clienti. Siamo una banca che può crescere ancora e che potrà distinguersi per la capacità di innovarsi.

 

Lo stato patrimoniale consolidato

  • La raccolta diretta ammonta a 7,106 mld di euro con un incremento del 6,0% rispetto a fine esercizio precedente (6,707 mld di euro).
  • La raccolta gestita ammonta a 1.645 mln di euro con un incremento del 19,7% rispetto a fine esercizio precedente (1.375 mln di euro).
  • La raccolta assicurativa ammonta a 1.023 mln di euro con un incremento dell’11,8% rispetto a fine esercizio precedente (915 mln di euro).
  • I crediti verso clientela ammontano a 5,845 mld di euro in incremento dell’1,4% rispetto a fine esercizio precedente (5,762 mld di euro).
  • I crediti deteriorati ammontano a 372 mln di euro contro i 503 mln di euro di fine 2018, che diminuiscono pertanto del 26,1%.
  • La somma di bilancio si attesta a 9,6 mld di euro con un incremento del 5,5% rispetto a fine 2018.

 

Il conto economico consolidato

  • Il margine di interesse ammonta a 128,4 mln di euro (+1,7%).
  • Il margine da servizi ammonta a 82,1 mln di euro (+2,3%).
  • I costi operativi ammontano a 154,4 mln di euro ed aumentano, al netto delle imposte indirette e degli accantonamenti per rischi ed oneri, del 4,3% per effetto degli investimenti e nuove attività progettuali dedicate alla crescita.
  • L’utile lordo dell’operatività corrente ammonta a 45,2 mln di euro (+57,2%).
  • L’utile netto ammonta a 29,3 mln di euro (+24,5%).

 

Principali indicatori a livello consolidato*

  • CET 1: 13,04% (2019); 12,30% (2018)
  • Tier 1: 13,85% (2019); 13,14% (2018)
  • Total Capital Ratio: 14,30 % (2019); 13,78% (2018)
  • LCR: 167,73% (2019); 182,71% (2018)
  • NPL ratio lordo: 6,36% (2019); 8,73% (2018)
  • NPL ratio netto: 2,27% (2019); 4,03% (2018)
  • Coperture crediti deteriorati: 65,9% (2019); 56,4% (2018)
  • di cui per inadempienze probabili: 57,31% (2019); 49,88% (2018)
  • di cui per sofferenze: 83,72% (2019); 69,80% (2018)
  • Cost Income Ratio: 71,34% (2019); 65,10% (2018)**

*    I coefficienti patrimoniali 2018 sono Ifrs9 “phased in”.

**  Il Cost Income Ratio non tiene conto dei versamenti al Fondo di risoluzione delle crisi e allo Schema di garanzia dei Depositi.

Si precisa che è ancora in corso l’attività di verifica da parte della società di revisione legale dei conti Deloitte & Touche S.p.A. Il progetto di bilancio dell’esercizio 2019 verrà esaminato e approvato nella riunione consiliare fissata per il prossimo 16 marzo 2020.

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